LE "CATTIVE STRADE" DELLA RUSSIA SCATTATE CON IPHONE

Il fotografo Dmitry Markov è cresciuto a Pushkino, una città industriale a nord di Mosca, dove, per Markov e molti dei suoi amici d'infanzia, si cresce annusando la colla e trascorrendo giorni all'aperto evitando i loro padri alcolizzati, sembrava relativamente normale. 

In qualche modo, però, il trentacinquenne ha tracciato un percorso - attraverso blog, attivismo e fotografia - che alla fine gli è valso sovvenzioni e commissioni dalle pubblicazioni più prestigiose della Russia (anche se alcuni hanno cercato di evitare di pagarlo). Ma la storia di Markov non è un semplice caso in cui un ragazzino di talento riesce a sfidare le probabilità.

Il fotografo Dmitry Markov

Il fotografo Dmitry Markov

Sebbene sia stato ingaggiato per sfarzi eventi di PR e sia fuggito all'estero per mostrare il suo lavoro, Markov mantiene il suo lavoro e la sua vita saldamente radicati nelle strade più grintose della Russia. Ha accumulato un seguito su Instagram di oltre 200.000 persone.

Estate a Pskov. Dal 2005 al 2012, Markov si è offerto volontario in un orfanotrofio della città, vicino al confine con l'Estonia. Dopo che la sua fotocamera è stata rubata dalla sua stanza nell'orfanotrofio, è passato a un iPhone per la sua fotografia, ragionando sul fatto che la qualità dell'immagine di una fotocamera grande e pesante era meno importante della libertà che da invece un telefono cellulare. "Qualità? Fanculo, disegnerei le cose con una matita se potessi disegnare ", ha scritto in un post sul blog.

Misha, uno degli orfani di cui Dmitrij si è preso cura durante i suoi anni di volontariato, si è fatto prendere in una banya dopo una rissa.

Markov ha detto che aiutare a crescere i bambini orfani è come tenere un Tamagotchi, gli animaletti digitali portatili che erano popolari negli anni '90. "Prendi questo piccolo mostro e gli dai da mangiare e da mangiare e da mangiare, e il f *** er cresce, cresce e cresce, e sembra che tutto nella vita non sia invano, non invano, non invano."

Un giovane orfano riceve un brusio prima di lasciare un orfanotrofio. In un post sul blog che ricorda i suoi giorni di volontariato, Markov dice che c'erano alcuni vantaggi nel suo lavoro. "Passavamo [cose donate] ai bambini. Ero il filtro principale per i vestiti che venivano da Mosca e prendevo tutte le cose alla moda per me stesso. In linea di principio, non ho visto niente di strano a riguardo. L'unico momento imbarazzante è stato quando ho indossato una maglietta per incontrare una ragazza [e si è scoperto] ed era stata lei a donarlo ".

Un bevitore di Putin si versa per un amico a Pskov. La descrizione a volte brusca di Markov delle città di provincia della Russia gli ha fatto guadagnare alcune critiche online.

In un'intervista con Siberia Desk di RFE / RL , Markov ha spiegato la scelta degli eroi per le sue fotografie con una storia che sembra uscito da Cechov:

Mia nonna è morta di recente, ha lavorato come sarta in una fabbrica. Sotto il letto dove giaceva nelle settimane prima della sua morte, ha tenuto un sacco di patate - ha cucito gli stessi sacchi ogni giorno per decenni. Mia nonna ha vissuto così. Potresti chiamare anche questo "destino", giusto? Dubito che i giovani sognino di lavorare per tutta la vita in una fabbrica e di morire su un materasso sopra un sacco di patate.

Allo stesso tempo, quando vedo queste scene - queste [venditrici in una pausa di sigarette nella foto sopra], o questo sacchetto di patate, voglio vedere il significato e la bellezza in esso. Questa è la vita delle persone, passa così. E non sono due o tre persone, la maggior parte della gente vive così. Voglio catturarli. Guarda qualsiasi rivista: star e celebrità. Voglio catturare la persona semplice, per mostrare la bellezza della vita ordinaria.

Ragazze in estate a Krasnodar.

Giornata dei paracadutisti a Pskov.

Una scena in un appartamento a Pskov. Markov dice che circa la metà delle persone che fotografa sono conoscenti personali.

"In un certo senso questi ubriachi sono più franchi nelle discussioni intelligenti di quelli i cui problemi sono sicuramente nascosti sotto uno spesso strato di norme sociali e moralità".

Un giovane a Pskov si tatuava con le parole: "Dio perdonami per le lacrime di mia madre".

Il lavoro di Markov con gli orfani ha portato a storie edificanti, come Misha, raffigurato sonnecchiante in un treno, che ora lavora come cuoco in una stazione sciistica. Ma Markov ha anche avuto brutte sorprese.

A volte sembra che sarebbe più semplice prendersi cura dei bambini malati di cancro. Almeno c'è una chiara portata per il tuo coinvolgimento. Tutto ha funzionato, il bambino è guarito, va bene, è fatto.

Un volontario in un reparto di cancro non ha l'obbligo di pensare a chi diventerà questo bambino in un decennio. Non era guarito, è morto - beh, piangi, accettalo e vai avanti. Il bambino non sarà appeso all'angolo della strada con un pacchetto di colla ... o ti manderà un messaggio dalla prigione, ti immergerà in pensieri cupi e sentimenti di colpevolezza.

Tatuaggi e nocche raschiate a Pushkino, città natale di Markov.

Un falò invernale su una collina sopra Chita in Siberia. Markov ora viaggia molto in Russia, ma ha scelto di stabilirsi a Pskov, una città che dice di amare, nonostante l'occasionale tristezza della vita nella Russia provinciale.

In un post sul blog, Markov ha scritto che sotto la sua finestra, "un uomo [non raffigurato qui] stava cercando di impedire alla moglie di uscire di casa, apparentemente per andare a festeggiare. 'F ** k Shalava, stai lasciando un bambino da solo! B ****, ti ucciderò! La macchina se ne andò e continuò a urlare per 15 minuti nel vuoto. Desiderio e disperazione. "

Markov dice che ora ha abbastanza soldi per deposito per un appartamento "che mi darebbe un po 'di stabilità e approvazione sociale. Ma d'altra parte, è molto più divertente sprecare soldi per viaggiare ".

Dopo le esperienze che Markov ha avuto, ha sviluppato una filosofia semplice per la vita: "La presenza di mani, piedi e una testa è tutto ciò che serve per la felicità".

Dei suoi piani per il futuro, Markov dice semplicemente: "Niente di particolare. Continuerò a scattare foto. "

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