COME SCEGLIERE L'OBIETTIVO
Dopo aver fatto (o almeno spero) un po' di chiarezza per quanto riguarda i differenti corpi macchina presenti sul mercato fotografico, è adesso il momento di parlare del componente più importante in assoluto, l'obiettivo.
L'obiettivo, un dispositivo ottico in grado di raccogliere e riprodurre un'immagine, è presente in molte apparecchiature ottiche: macchine fotografiche, binocoli, cannocchiali, telescopi, microscopi e altro. Può essere composto da una o più lenti e/o da catadiottri come sistemi di specchi concavi e convessi, spesso abbinati anch'essi a diottri. In molti casi anche il cristallino dell'occhio è parte del sistema ottico dove il piano focale è rappresentato dalla retina (fonte wikipedia).
Essendo l'obiettivo il "mezzo" attraverso il quale passa la luce prima di essere focalizzata sul sensore è chiaro come se quest'ultimo è di bassa qualità l'immagine finale sarà fortemente penalizzata.
Infatti se l'immagine perde qualità ancora prima di colpire il sensore, servirà a poco avere una fotocamera "performante".
Esistono numerosissimi obiettivi creati per gli usi fotografici più disparati, ma non basterebbe una giornata per illustrarli tutti.
Gli obiettivi fotografici si distinguono per due parametri:
- La lunghezza focale
- L'apertura (o luminosità)
La lunghezza focale è la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo ed il piano focale (sensore), è indicata in mm e può essere un valore fisso o variabile (gli zoom ad esempio). La lunghezza focale fa si che gli obiettivi si possano classificare in tre categorie: gli obiettivi grandangolari, gli obiettivi normali e i teleobiettivi.
Partiamo dall'obiettivo "normale", è definito in questo modo perché ha un angolo di campo molto simile a quello dell'occhio umano (circa 46°).
Sono considerati grandangoli invece, tutti quegli obiettivi il cui angolo di campo è maggiore e teleobiettivi quelli che hanno un angolo di campo inferiore.
Ovviamente dire che l'obiettivo da 50 mm è un obiettivo normale vale solo in rapporto al formato 24x36 mm (il fotogramma del rullino e delle DSLR Full Frame) perché, ad esempio sul medio formato, che è più grande, l'obiettivo normale è invece 80 mm di focale.
L'apertura è l'altro parametro fondamentale per conoscere gli obiettivi.
Per regolarla si usa il diaframma, che non è nient'altro che un semplice meccanismo che permette al fotografo di regolare la quantità di luce che raggiungerà il sensore. Questo si regola attraverso una ghiera ed ogni posizione è rappresentata da un valore numerico.
Più il numero è basso e più il diaframma è aperto, ad esempio, un diaframma aperto a valore f4 farà passare il triplo della luce rispetto ad un valore impostato di f12. Le ottiche di qualità permettono aperture anche molto ampie con valori come f1,2. Perché quindi, l'apertura è così importante? Ovvio, con la possibilità di fare entrare più luce in macchina è possibile scattare fotografie in condizione di scarsa illuminazione, o di evitare il flash (che diventa obbligatorio con poca luce e lenti poco "luminose").
Dobbiamo dire che gli obiettivi a focale "fissa" (quindi non zoom) hanno qualità ottica superiore (se niente nell'obiettivo si muove niente prende "gioco" e la lente risulta precisa anche se utilizzata per anni giornalmente) agli zoom, nonostante ci sono zoom dalla qualità eccezionale come i 24-70 f2.8 o i 70-200 f2.8. Certo che un tele come il 70-200 f2.8 costa sui 2000€ se paragonato ad un 70-300 f4-5.6 che costa 10 volte meno sembra una spesa folle, ma osservando la stessa foto scattata con le due lenti, si noterà una differenza qualitativa notevole.
Come sempre è tutto da rapportare a quello che vuoi fare, un fotografo sportivo avrà nel suo corredo un tele di qualità, un giornalista magari non avrà bisogno di una qualità alta, visto che le foto finiranno su un quotidiano in b/n con qualità bassissima e gli basterà il 18-55.
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L'obiettivo, un dispositivo ottico in grado di raccogliere e riprodurre un'immagine, è presente in molte apparecchiature ottiche: macchine fotografiche, binocoli, cannocchiali, telescopi, microscopi e altro. Può essere composto da una o più lenti e/o da catadiottri come sistemi di specchi concavi e convessi, spesso abbinati anch'essi a diottri. In molti casi anche il cristallino dell'occhio è parte del sistema ottico dove il piano focale è rappresentato dalla retina (fonte wikipedia).
Essendo l'obiettivo il "mezzo" attraverso il quale passa la luce prima di essere focalizzata sul sensore è chiaro come se quest'ultimo è di bassa qualità l'immagine finale sarà fortemente penalizzata.
Infatti se l'immagine perde qualità ancora prima di colpire il sensore, servirà a poco avere una fotocamera "performante".
Esistono numerosissimi obiettivi creati per gli usi fotografici più disparati, ma non basterebbe una giornata per illustrarli tutti.
Gli obiettivi fotografici si distinguono per due parametri:
- La lunghezza focale
- L'apertura (o luminosità)
Partiamo dall'obiettivo "normale", è definito in questo modo perché ha un angolo di campo molto simile a quello dell'occhio umano (circa 46°).
Sono considerati grandangoli invece, tutti quegli obiettivi il cui angolo di campo è maggiore e teleobiettivi quelli che hanno un angolo di campo inferiore.
Ovviamente dire che l'obiettivo da 50 mm è un obiettivo normale vale solo in rapporto al formato 24x36 mm (il fotogramma del rullino e delle DSLR Full Frame) perché, ad esempio sul medio formato, che è più grande, l'obiettivo normale è invece 80 mm di focale.
Per regolarla si usa il diaframma, che non è nient'altro che un semplice meccanismo che permette al fotografo di regolare la quantità di luce che raggiungerà il sensore. Questo si regola attraverso una ghiera ed ogni posizione è rappresentata da un valore numerico.
Più il numero è basso e più il diaframma è aperto, ad esempio, un diaframma aperto a valore f4 farà passare il triplo della luce rispetto ad un valore impostato di f12. Le ottiche di qualità permettono aperture anche molto ampie con valori come f1,2. Perché quindi, l'apertura è così importante? Ovvio, con la possibilità di fare entrare più luce in macchina è possibile scattare fotografie in condizione di scarsa illuminazione, o di evitare il flash (che diventa obbligatorio con poca luce e lenti poco "luminose").
Dobbiamo dire che gli obiettivi a focale "fissa" (quindi non zoom) hanno qualità ottica superiore (se niente nell'obiettivo si muove niente prende "gioco" e la lente risulta precisa anche se utilizzata per anni giornalmente) agli zoom, nonostante ci sono zoom dalla qualità eccezionale come i 24-70 f2.8 o i 70-200 f2.8. Certo che un tele come il 70-200 f2.8 costa sui 2000€ se paragonato ad un 70-300 f4-5.6 che costa 10 volte meno sembra una spesa folle, ma osservando la stessa foto scattata con le due lenti, si noterà una differenza qualitativa notevole.
Come sempre è tutto da rapportare a quello che vuoi fare, un fotografo sportivo avrà nel suo corredo un tele di qualità, un giornalista magari non avrà bisogno di una qualità alta, visto che le foto finiranno su un quotidiano in b/n con qualità bassissima e gli basterà il 18-55.
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Reviewed by Sporteventi
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17:48
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